In copertina
Il bambino e gli zuccheri
Gli zuccheri sono importanti per l’energia di cui un bambino ha bisogno. La prima regola è evitare gli zuccheri raffinati. È preferibile, invece, consumarli sotto forma di carboidrati a catena lunga come nei cereali integrali biodinamici o biologici che liberano il glucosio nel metabolismo in modo lento e costante. I nostri figli sono abituati a ingerire zucchero raffinato, edulcoranti artificiali, cibi zuccherati e dolcificati con le più svariate sostanze. Sono abituati a un sapore dolce così forte che copre quello dell’alimento in cui viene addizionato.
Alimenti e salute
Dieta e rimedi naturali che aiutano a tenere a bada il colesterolo
Stanno dilagando, inarrestabili, quei quattro malanni ad alto rischio cardiovascolare – ipercolesterolemia, obesità, diabete, ipertensione – che qualcuno con involontaria ironia ha battezzato “malattie da benessere”. Di solito vanno a braccetto, per cui il malcapitato che viene colpito da uno di essi deve temere l’arrivo anche degli altri, e sono accomunate dall’avere tra le principali cause di insorgenza un’alimentazione scorretta e uno stile di vita con qualche pecca.
Controcorrente
Intervista a Ton Baars
Ton Baars è nato ad Amsterdam nel 1956. Fin da piccolo, durante le vacanze estive e i fine settimana, lavorava in una fattoria, occupandosi delle mucche e dei cavalli. È lì che ha imparato a mungere e a cavalcare e ha maturato l’idea di diventare veterinario, ma poiché non c’era posto all’Università di Utrecht, nel 1974 decise di intraprendere una nuova specializzazione nell’ambito della Biologia, Ecologia. Oggi è professore di agricoltura biologica e biodinamica all’Università di Kassel, in Germania, per la prima volta riconosciuta come materia di insegnamento nelle Università europee e primo passo per una “ufficializzazione” di questa materia all’interno del mondo accademico.
Essere donna
La scelta del compagno
Un buon esito della fase adolescenziale conduce all’inizio di un processo di naturale distacco dalla famiglia, fino alla costruzione di una nuovo nucleo di appartenenza. Dal secondo anno di vita con l’iniziale consapevolezza del bambino di essere separato dalla mamma, si giunge alla seconda nella fase adolescenziale, fino alla terza, attraverso il processo di differenziazione rispetto al gruppo d’origine. È un processo, quest’ultimo, che permette la nuova individualizzazione di un compagno o del futuro partner. Al di là dei modelli culturali e sociali emergenti, si può arrivare alla scelta di un compagno o di una compagna di vita operando un distacco dal proprio nucleo originario. Il passaggio tra le due famiglie –la vecchia e la nuova- o tra la condizione di dipendenza a quella di indipendenza è molto graduale e complesso.
Le risorse della Terza Età
L’importanza dell’alimentazione nella prevenzione e cura del cancro
Il cancro è sempre al primo posto fra le malattie più temute e angoscianti, non solo nella terza età. Dobbiamo tener presente, però, che non saremo in balia di questa malattia come vittime indifese se saremo pronti a correggere il nostro stile di vita e, soprattutto, le abitudini della nostra alimentazione, rendendoli più sani. La ricerca in medicina, negli ultimi 300 anni, è stata ispirata al principio della patogenesi, che cerca di indagare l’origine della malattia. In questo senso è stata indirizzata la prevenzione: prevenire significava evitare il rischio di infezioni attraverso l’utilizzo di vaccinazioni o di antibiotici.
Alimentazione e sport
Nutrizione e sport: un binomio vincente anche nella terza età
In questi interventi sul tema generale di “alimentazione e sport” stiamo sviluppando quest’anno il rapporto fra le epoche di vita dell’uomo e le stagioni. Abbiamo così accomunato la primavera al periodo infantile e adolescenziale, l’estate alla giovinezza e all’esuberanza della maturità, l’autunno all’iniziale invecchiamento. Abbiamo sottolineato come in ognuno di questi periodi sia fondamentale abbinare a una corretta attività fisica un’alimentazione sana e non inquinata.
Salute e bellezza
Cellulite e smagliature
Tutti conoscono l’aspetto esteriore di cellulite e smagliature: non rappresentano certo forme morbose né malattie e il fatto che sono considerate difetti o inestetismi dipende dai canoni estetici imposti dalla attuale società (almeno in quella occidentale, perché non è dappertutto così). Se osserviamo le rappresentazioni femminili in molti dei capolavori artistici rinascimentali o barocchi, (per fare un esempio), troviamo, anche nelle divinità, forme e proporzioni che oggi sarebbero bersaglio di pubblicità di palestre e centri estetici: in quei dipinti ed in quelle sculture non ci sono certo top-model “senza un filo di cellulite”. Chi avrebbe avuto qualcosa da ridire, negli anni 50, sulle forme di Marilyn Monroe?
A scuola di cucina
Le ricette d’inverno
Verdure di stagione: il cavolo nero; frutta di stagione: i cachi; tecniche di preparazione: lievito biga e legumi secchi; la ricetta: farinata di mais, cavolo nero e fagioli borlotti.
Qualità bio
La famiglia dei latticini
Latte, formaggio, burro, panna, yogurt, ricotta sono prodotti che vanno indicati come latticini (o derivati del latte). Approfondiamo le loro modalità di produzione e la corretta classificazione di quelli più conosciuti. Va chiarito che alcuni latticini (ricotta, panna e burro) non sono da considerare formaggi perché non soddisfano i requisiti previsti dalla normativa vigente. Questa stabilisce che con “il nome di formaggio o cacio si intende il prodotto che si ricava dal latte intero ovvero parzialmente o totalmente scremato oppure dalla crema, in seguito a coagulazione acida o presamica, anche facendo uso di fermenti e di sale di cucina ”.
Viaggio nelle aziende bio
Azienda Alex Terzer: I pomi dell’Eden
È un’idea geniale. Realizzare un’azienda a ciclo chiuso e proteggerla racchiudendola in un’alta e fitta siepe. Creare poi un microclima inserendo piante, un laghetto, lo spazio per gli animali, assicurare la biodiversità attraverso la cura dei prati, che porta insetti e farfalle e uccelli e dà cibo agli animali. Pratiche sostenibili
Pratiche sostenibili
Meno imballaggi = meno rifiuti
Lo sapevate che la metà dei rifiuti prodotti in ambito domestico è rappresentata da imballaggi? E che ognuno di noi “consuma” in media 200 kg di imballaggi all’anno? Senza pensarci, quando facciamo la spesa ci “appesantiamo” di oggetti che spesso non servono e che dobbiamo buttare appena arrivati a casa.
